Psicologia per Famiglia

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sabato 16 aprile 2016

Allora come fanno due fratelli a essere così diversi?




Mi è capitato ultimamente molte volte di sentire questa fatidica domanda in mamme che hanno due o più bambini. Perchè sono così diversi se noi genitori siamo gli stessi?
Uno è mammone, l'altro meno.
Uno è calmo, l'altro agitatissimo.
Uno è un mangione, l'altro non mangia quasi niente.
Uno dorme tanto, l'altro mai!
Apparentemente sembra quasi un controsenso: i genitori sono gli stessi, l'ambiente è lo stesso, spesso le possibilità economiche sono le stesse nei diversi periodi..e allora perchè tutte queste differenze?
Poi scendiamo nel dettaglio ed è facilmente comprensibile che nonostante siano fratelli, anche se tra loro passa poco tempo, sono stati esposti a diverse situazioni. Il maggiore intanto ha sperimentato, per poco o tanto tempo l'esperienza di essere figlio unico, nei suoi vantaggi e nei suoi svantaggi. Il piccolo è nato con un fratello e quindi non ha mai sperimentato un rapporto esclusivo da solo con la mamma e il papà, ma ha invece beneficiato del rapporto con un fratello grande. Il primogenito ha sperimentato le ansie dei genitori sulle pappe, sui sonnellini, sulle piccole cose quotidiane che i genitori hanno affrontato per le prime volte, cosa che non fanno i piccolini. Le mamme sanno già come fare molte cose, non si spaventano per un niente, non ci mettono un'ora a trovare la consistenza giusta della pappa per lo svezzamento, non si spaventano se la notte si svegliano arrabbiati per i primi dentini. I secondogeniti sono allo stesso tempo inoltre affascinati dalle cose che i fratelli sanno fare: quante volte capita di osservare gli sguardi ammirati dei bambini piccoli che guardano il fratello che gioca con i puzzle o che va in bicicletta? In genere questo esempi quotidiani che a noi sembrano inezie, per loro sono molto importanti ed è per questo che in genere i secondi sono più "agitati": imparano prima a fare le cose perchè seguono l'esempio del fratello.

1 commento:

  1. Cara Eleonora, i miei due maschi sono diversissimi e tutto ciò che scrivi in questo post corrisponde a verità. Hanno solo 22 mesi di differenza e il problema più grosso che ho dovuto affrontare allevandoli è stato quello di far capire al secondogenito che, benché meno di due anni di differenza siano davvero pochi, non sono gemelli. Lo dico perché il piccolo voleva fare e ottenere tutto quello che faceva il più grande e spesso, per il quieto vivere, l'abbiamo accontentato. Abbiamo sbagliato, è vero, ma l'errore più grande era stato sottovalutato perché mai così palese: abbiamo suscitato un'irrefrenabile gelosia nel primogenito. L'abbiamo capito solo ora che sono adulti (il più grande già vive fuori casa, con la compagna) e noto un certo risentimento nel primogenito che si traduce - almeno credo - nell'allontanarsi sempre più da noi tre, genitori e fratello. Se non lo chiamiamo noi, lui non si fa sentire. Intendiamoci, quando ci vediamo e sentiamo è affettuoso e socievole ma quando non lo sento né vedo, ho come l'impressione che voglia mantenere le distanze. Mio marito dice che sono paranoica...
    Scusami, forse sono andata off topic. Ad ogni modo sono diversissimi però sono onesta nel riconoscere quanto di brutto e quanto di buono abbiano preso da me e il papà. Naturalmente i pregi sono tutti miei mentre i difetti... Sto scherzando, naturalmente.
    Ti auguro una buona domenica. Un abbraccio.
    Marisa

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