Psicologia per Famiglia

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sabato 12 dicembre 2015

Ansia: la sintomatologia e la diagnosi del disturbo post traumatico da stress



La diagnosi del disturbo post traumatico da stress deve essere fatta da uno psicologo e i criteri diagnostici del DSM prevedono cinque elementi che devono presentarsi insieme:
- l’esperienza di un evento traumatico
- rivivere costantemente l’evento sottoforma di ricordi
- l’instaurarsi di un evitamento di ricordi o pensieri che riconducano al trauma
- la persistenza di un arousal aumentato
 - durata superiore a un mese
L’insorgenza di questa sintomatologia può manifestarsi anche a notevole distanza dall’avvenimento, anche dopo mesi. In questo caso si parla di insorgenza ritardata.
Oltre a questi sintomi in molti casi è presente una amnesia legata al trauma e segni di esaurimento emotivo, tipo ridotta affettività, sensazione di distacco dagli altri, una diminuzione di interesse in attività che ci piacevano, insonnia, difficoltà di concentrazione, attacchi di collera, ipervigilanza e, nel caso di bambini, pianto frequente. Spesso c’è inoltre una componente di depressione e soprattutto ansia, con eventualmente presenza di comportamenti autofrustranti specialmente nel momento in cui la persona riconosce (o crede) una responsabilità nell’accadimento dell’evento.

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