Psicologia per Famiglia

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sabato 24 ottobre 2015

Coppia: il doppio patto, emotivo e razionale





Il legame di coppia si fonda su un doppio "patto": uno dal punto di vista della "emotivo" e l'altro dal punto di vista "razionale". 
Il patto emotivo comprende l'affidamento reciproco dei membri della coppia, l'intimità, la comprensione, l'affetto, mentre il patto razionale è contraddistinto dall'impegno e dalla volontà di stare insieme, dalla scelta etico-valoriale di affrontare insieme la vita e tutte le sue fasi. Il compito quindi delle persone che scelgono di stare insieme e di formare una coppia e ancora di più una famiglia con figli, è quindi quello di riuscire a creare un proprio patto di alleanze e di impegno reciproco, che sia appunto caratterizzato sia dall'aspetto emotivo sia dall'aspetto razionale. Quante volte siamo rientrati a casa dopo una estenuante giornata di lavoro e ci aspettavamo magari un po' di riposo, accoglienza e comprensione dal nostro partner, che invece ci provoca ulteriori fatiche, oltre alle incombenze della vita domestica? Oppure quante volte ci sarà capitato di pensare che prima la nostra intesa era perfetta e adesso "non mi capisce più come prima"; "non lo riconosco più"..Ciascuno cambia, e insieme a noi si modificano anche le nostre esigenze e necessità: "mi sono innamorata di te perchè mi facevi sentire sicura e importante e invece adesso ho bisogno di sentirmi maggiormente autonoma e indipendente", o anche "prima eravamo soltanto io e te, ora ci sono anche i nostri figli". Un primo aspetto di questa "cura per la nostra storia", da un punto di vista emotivo, è per questo l'essere capaci di affrontare il cambiamento. Nelle prime fasi, quelle dell'innamoramento, siamo portati a vedere soltanto il meglio del nostro partner, e a percepire lui come simile a noi, su di lui si proiettano i nostri bisogni, ma poi man a mano che la storia si fa matura e prosegue, vengono anche sottolineate le diversità del nostro partner: si passa dall'effettuare considerazioni essenzialmente positive del partner, all'accettare anche i lati negativi e deboli. Quindi c'è un riconoscimento dell'altro, che non vuol dire che siamo meno innamorati, ma anzi, forse di più e che si accetta tutto del partner, i lati positivi e quelli negativi, che adesso vediamo e tolleriamo. Ovviamente per essere costruttiva e funzionale, questa nuova capacità ha bisogno di essere reciproca. E serve inoltre anche una giusta dose di razionalità, come dicevamo, da unirsi al versante emotivo, ovvero la voglia e  la scelta di continuare la relazione, lo sforzo di garantire continuità, la capacità di perdonare il partner.

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